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Plogging, una nuova parola dalla radice inglese e… dal finale svedese: incrocio fra jogging (correndo) e plocka upp (raccogliere).
La nascita del termine è riconducibile al podista svedese Senator Armstrong il quale dal 2017 decise di far sapere al mondo che mentre correva raccoglieva anche i rifiuti lungo le strade da lui percorse.
Mantenere il corpo in forma tramite una corsa o una passeggiata sostenuta aiuta a vivere meglio.
Mens sana in corpore sano dicevano gli antichi…Vedere immondizia, sigarette, cartine e anche cacche di cane la deturpa quando vuoi fare una bella passeggiata, figuriamoci al mare o in montagna dove comunque tutti sembrano essere un po’ più decorosi.
Ma… sul cemento ristagna la voglia di deturpare questo mondo.
Ora, dire che questo svedese fu il primo a pensare a tanto mi sembra un po’ scorretto, ma molto corretto è chiunque quando esce di casa, e come a casa sua, cerca di non sporcare più di tanto e se lo fa cerca di pulire abbastanza.
I grandi chef pretendono che nelle loro cucine ci sia la totale pulizia poiché in un posto pulito si sta meglio, si lavora meglio e si fantastica di più…La mente non si intristisce.
Per troppo tempo abbiamo gettato le cose per strada e molto spesso, per non essere visibili, nei tombini o nei luoghi più ameni.
Ma cosa serve per fare plogging???
Sacchetto resistente e guanto (come quasi per andare a raccogliere il radicchio di campo) per raccogliere quel degrado umano che al pianeta non vuole dare scampo.
È un’azione facile e quotidiana: si può raccogliere molta più immondizia di quanto ogni comune possa fare in una settimana. Tante sono le cose plastiche e non solo che noi possiamo eliminare almeno dal selciato per non dire proprio dalla terra o in mezzo alle onde del mare.
Tante piccole vite si possono salvare.
Alcuni consigli per non farvi male: non raccogliere materiali taglienti o arrugginiti come vetro e ferro, non raccogliere siringhe che possono essere infette non raccogliere materiali ingombranti come materassi o arredi, altrimenti dovrete portarli sulle vostre spalle.
Alla fine, se ci riuscite, cercate di differenziare.
Questa pratica non ha età: è come un vecchio gioco in scatola con scritto dai 2 ai 100 anni.
I benefici sono numerosi: ci permette di tenere il nostro corpo in movimento migliorare il nostro sistema cardiaco, respiratorio i muscoli si muovono e se hai la fortuna di camminare all’aria aperta puoi anche arieggiati molto meglio. E in città? Proprio lì dove c’è più gente e dove c’è più sporco dovremmo fare plogging…
Sorprendere la gente con un gesto esemplare può far pensare che “si… può… FARE…!!!”
Questa pratica si sta espandendo sempre di più tanto che dopo vari eventi per sponsorizzarla nel 2021 dal 1 al 3 ottobre si sono tenuti i campionati mondiali del mondo di plogging sulle Alpi torinesi dove sono stati raccolti circa 800 kg di rifiuti.
Il numero dei concorrenti? Non credo sia importante per la quantità di schifo recuperato, lo è, però, per la crescita della nostra consapevolezza…
Benscelto scegli consapevole!